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Guida a cosa vedere nel Giardino di Boboli: statue, fontane e tanto altro

Il Giardino di Boboli è un museo a cielo aperto che vanta sculture romane, opere del XVI e XVII secolo. Dalle maestose figure mitiche alle delicate meraviglie rinascimentali, narra interessanti storie scolpite nella pietra. Ammira le opere di maestri artigiani come Giambologna, Ammannati e Tacca, tutte splendidamente esposte in questo santuario dell'arte e della natura. Scopri l'essenza di ogni capolavoro nel cuore di questo fantastico giardino!

Cosa vedere al Giardino di Boboli: le statue più belle

Tindaro screpolato

Autore: Igor Mitoraj (Oederan 1944 - Parigi 2014)
Anno di realizzazione: 1997
Materiale: bronzo
Dimensioni: 407 x 272 x 250 cm
Punti salienti:

  • Trovi questo impressionante volto vicino al Prato dei Castagni. È difficile non notarlo!
  • La statua, che prende il nome da Tindaro della mitologia greca, mostra la fragilità umana senza tempo e la bellezza classica.
  • L'opera di Mitoraj fa rivivere le antiche leggende, creando una miscela unica di storia e arte moderna.
  • Curiosità: l'artista ha donato questo capolavoro alla Galleria degli Uffizi.

Villano con la botticella

Autore: Giovanni di Paolo Fancelli (primo decennio del XVI secolo – 1586) da un progetto di Baccio Bandinelli (Firenze 1493 – 1560)
Anno di realizzazione: 1554 - 57
Materiale: marmo
Dimensioni: 181 cm (altezza)
Punti salienti:

  • Commissionata da Eleonora da Toledo, questa affascinante statua fu progettata da Bandinelli ma scolpita dal suo talentuoso allievo Fancelli.
  • Mostra un contadino che versa il vino da una piccola botte, una scena quotidiana del XVI secolo!
  • Originariamente parte della fontana "Vivaio del Villano", rappresenta uno spaccato di vita rustica nei giardini.
  • Ispirata alle antiche statue greche e alle stampe di Albrecht Dürer, è stata recentemente restaurata, all'esterno ora si trova una copia per proteggere l'originale.

Apollo

Autore: Baccio Bandinelli (Firenze 1493 – 1560) e bottega
Anno di realizzazione: 1554 - 58
Materiale: marmo
Dimensioni: 181 cm (altezza)
Punti salienti:

  • Nella nicchia di sinistra della facciata della Grotta del Buontalenti, Apollo si erge fiero, in coppia con la statua di Cerere.
  • Sebbene queste due statue non fossero destinate a stare insieme, ora formano un bel duo!
  • La statua fu probabilmente completata dall'assistente di Bandinelli, Giovanni Fancelli, con un disegno che ricorda il David di Michelangelo.
  • Giorgio Vasari collocò qui l'Apollo nel 1560, trasformando un vecchio vivaio di piante nella splendida Grotta del Buontalenti.

Cerere

Autore: Baccio Bandinelli (Firenze 1493 – 1560) e bottega
Anno di realizzazione: 1554 - 58
Materiale: marmo
Dimensioni: 181 cm (altezza)
Punti salienti:

  • Ecco Cerere, un tempo destinata a essere Eva nel coro del Duomo di Firenze.
  • È un'affascinante miscela di stili fra le opere di Bandinelli e Fancelli.
  • Originariamente destinata alla Cattedrale, ora abbellisce la facciata della Grotta del Buontalenti.
  • Cerere siede in cima a un ramo d'albero e tiene in mano un serpente, simbolo della fertilità della terra.

Augusto

Autore: arte Romana
Anno di realizzazione: primo quarto del I secolo d.C. - metà del II secolo d.C.
Materiale: marmo bianco a cristalli fini
DimensionI: 210 cm (altezza)
Punti salienti:

  • L'Imperatore Augusto, proveniente dalla collezione del Cardinale Della Valle, adorna oggi il Giardino di Boboli.
  • Acquistato dal cardinale Ferdinando de' Medici nel 1584, è un pezzo di storia romana antica.
  • Sebbene sia stato danneggiato dalle intemperie, la statua emana ancora una regale grandezza, mostrando intricati dettagli della sua corazza e della cintura.
  • Originariamente parte di Villa Medici, ha trovato la sua sede definitiva a Firenze nel 1789.

Basamento Barbaro Prigioniero (detto comatus)

Autore: arte Romana
Anno di realizzazione: 240 - 260 d.C.
Materiale: marmo lunense
Dimensioni: 187 x 95 cm
Punti salienti:

  • Scopri la storia di questa base, un tempo parte di un arco di trionfo dell'antica Roma.
  • Ammira i rilievi dettagliati, che raffigurano scene di vittoria e di prigionia.
  • Il lato A mostra la Vittoria, mentre il lato B presenta un Dioscuro, simbolo della vittoria in battaglia.
  • Il lato C racconta la storia di un soldato romano che conduce un barbaro prigioniero, uno frammento che ci racconta la storia della guerra antica.

Dioniso con erma

Autore: arte Romana
Anno di realizzazione: II secolo d.C.
Materiale: marmo microcristallino a grana fine, probabilmente lunense
Dimensioni: altezza con 204 cm; altezza dell'erma 132 cm
Punti salienti:

  • Questo giovane dio si appoggia elegantemente a un'erma, accentuando la sua posa sinuosa.
  • La testa moderna della statua è stata aggiunta in seguito, conferendole un connubio unico tra arte antica e più recente.
  • L'intricato manto dell'erma allude al legame mitico di Dioniso con Ermes.
  • Inizialmente ospitato nella Galleria di Villa Medici a Roma, la statua trovò la sua collocazione nel Giardino di Boboli alla fine del XVIII secolo.

Venere al bagno

Autore: Giambologna (Douai 1529 - Firenze 1608)
Anno di realizzazione: 1572-1584
Materiale: marmo
Dimensioni: 140 cm (altezza)
Punti salienti:

  • La posa aggraziata della Venere, progettata per essere vista da ogni angolazione, evidenziando la maestria del Giambologna nel realizzare figure così complesse.
  • Originariamente menzionata da Raffaello Borghini e Filippo Baldinucci, la statua fu realizzata all'inizio del 1570 e successivamente aggiunta alla Grotta del Buontalenti.
  • Il basamento della fontana, aggiunto nel 1593, è ornato da marmo verde africano e marmo rosso “Portasanta”, che aggiungono fascino naturalistico alla grotta.

Elena e Teseo

Autore: Vincenzo de' Rossi (Fiesole, 1525 - Firenze, 1587)
Anno di realizzazione: 1558 - 1560
Materiale: marmo bianco
Dimensioni: 182 cm (altezza)
Punti salienti:

  • La statua, realizzata da de' Rossi, raffigura il drammatico rapimento di Elena da parte di Teseo, figura chiave della mitologia greca.
  • Si trova nella seconda sala della Grotta del Buontalenti.
  • La statua presenta una fascia sul petto di Teseo con l'iscrizione “VINCENTIVS DE RVBEIS CIVIS FLOREN. OPVS."
  • È affascinante vedere la scrofa Phaia ai piedi di Teseo, che aggiunge un dettaglio mitologico.
  • Ammirata da Cosimo I de' Medici, mostra la maestria di de' Rossi nello scolpire un unico blocco di marmo.

Gioco del Saccomazzone

Autore: Romolo Ferrucci noto come Romolo del Tadda (Fiesole 1544 - Firenze,1621); Orazio Mochi (Firenze 1571 - 1625)
Anno di realizzazione: 1620
Materiale: pietra serena
Dimensioni: 158 cm (altezza)
Punti salienti:

  • Commissionata da Cosimo II nel 1620, questa giocosa statua raffigura un vivace gioco toscano simile alla "mosca cieca".
  • Situata lungo il Viale dei Cipressi, la statua riproduce una scena rustica e rurale che si adatta perfettamente al fascino bucolico del giardino.
  • La statua mostra due contendenti bendati, uno dei quali cerca di colpire l'altro con un panno annodato.
  • Disegnata originariamente da Orazio Mochi e realizzata in pietra da Romolo del Tadda.
  • È divertente immaginare il gioco vivace che ha ispirato questa scultura, che aggiunge un tocco di cultura locale al sontuoso giardino.

Gioco della Pentolaccia

Autore: Giovanni Battista Capezzuoli (Firenze? Documentato dal 1755-1800)
Anno di realizzazione: 1778-1780
Materiale: marmo
Dimensioni: 143 cm (altezza)
Punti salienti:

  • Commissionata da Pietro Leopoldo tra il 1778 e il 1780, questa statua cattura lo spirito giocoso del Giardino di Boboli.
  • Situata lungo il Viale dei Cipressi, è la perfetta controparte del Gioco del Saccomazzone.
  • La statua raffigura un giovane bendato che tenta di colpire un vaso di terracotta, mentre la sua compagna osserva divertita.
  • Capezzuoli ha scelto di immortalare il momento del tiro mancato, dando un tocco di umorismo e spensieratezza.
  • Con il suo stile quasi rococò, la statua mostra dettagli intricati come camicie aperte, giacche stropicciate e volti espressivi.
  • Ispirata alla scultura tardo-ellenistica e alle scene pastorali di artisti come Fragonard e Boucher, aggiunge un fascino stravagante alla collezione del giardino.

Evoluzione storica delle statue del Giardino di Boboli

  • XVI secolo, i primi anni: XVI secolo, i primi anni: la famiglia Medici diede il via alla collezione di statue del Giardino di Boboli. Artisti come Baccio Bandinelli e Giovanni di Paolo Fancelli realizzarono statue ispirate a storie antiche. Queste opere d'arte venivano accuratamente collocate lungo i vialetti e in angoli accoglienti.
  • XVII secolo, espansione e diversificazione: artisti come Romolo Ferrucci e Orazio Mochi aggiunsero divertenti sculture raffiguranti scene di vita quotidiana e di campagna.
    Il giardino acquista un'atmosfera completamente nuova, ricca di fascino e giocosità.
  • XVIII secolo, l'influenza neoclassica: si assiste a una rinascita dell'interesse per l'arte e l'architettura classiche. Alcune statue antiche furono restaurate, mentre le nuove acquisizioni seguirono i principi del design neoclassico, enfatizzando simmetria, proporzioni e forme idealizzate. Le sculture divennero parte integrante della struttura del giardino, occupando punti focali e migliorando l'estetica generale.
  • XIX secolo, il revival romantico: le statue furono collocate in mezzo a una vegetazione lussureggiante e in ambienti naturalistici.
    Si tratta di opere non solo belle, ma che fanno leva sulle corde del cuore, rappresentando un sentimento romantico di amore e libertà, e che rendevano le passeggiate nei giardini davvero magiche!
  • Era moderna: nel XX secolo e oltre, la conservazione della storia è diventata fondamentale! Sono state aggiunte alcune sculture moderne per rimanere al passo con i tempi e ravvivare le cose. Inoltre, sono stati creati programmi educativi e cartelli per far conoscere le storie interessanti delle statue.

Suggerimenti per scoprire le statue del Giardino di Boboli

  • Con oltre 200 statue sparse nei giardini, non avere fretta. Prenditi il tempo necessario per apprezzare ogni scultura e l'ambiente circostante.
  • Il Giardino di Boboli può avere un aspetto molto diverso durante l'anno. Considera di visitarlo in stagioni diverse per vedere come cambiano le statue e il fogliame circostante.
  • Sebbene sui viali principali trovi molte cose da vedere, perditi ed esplora gli angoli nascosti del giardino.
  • Potresti imbatterti in statue meno conosciute che aspettano solo di essere scoperte.
  • Alcune statue sono collocate in posizioni elevate o nascoste in nicchie. Un binocolo può essere utile per guardarle più da vicino e apprezzarne gli intricati dettagli.
  • Per evitare la folla e il sole cocente di mezzogiorno, visita i giardini al mattino presto o nel tardo pomeriggio. Avrai un'esperienza più tranquilla e una migliore illuminazione per le foto.
  • Approfitta delle visite guidate o delle audioguide per conoscere le storie che si celano dietro le statue. Più sai più ricca sarà la tua esperienza e più apprezzerai le statue.
  • Ricorda che Boboli non è solo un museo all'aperto, ma anche un giardino. Fai attenzione alle piante, ai sentieri e agli altri visitatori.
  • Il giardino è vasto e probabilmente ti ci vorranno alcune ore per esplorarlo. Porta con te snack e acqua per mantenere l'idratazione e l'energia durante la visita.
  • Riposati sulle panchine e assapora l'atmosfera serena. Fai delle pause per rilassarti e immergerti nella bellezza dei giardini tra le sculture.



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Domande più frequenti sulle statue del Giardino di Boboli

Quante sono le statue del Giardino di Boboli?

La collezione di statue del Giardino di Boboli vanta un'ampia gamma di statue, che presentano diversi stili e periodi storici.

Quali sono le statue del Giardino di Boboli più famose?

Tra le sculture più importanti figurano Apollo, Cerere, Venere al bagno e Dioniso con erma.

Quanto ci vuole di solito per vedere le statue del Giardino di Boboli?

La maggior parte dei visitatori impiega circa 2-3 ore.

Ci sono statue di stili ed ere diverse nel Giardino di Boboli?

Sì, la collezione comprende una varietà di statue che spaziano dal periodo classico a quello rinascimentale.

Quali sono le statue del Giardino di Boboli imperdibili?

Tra i pezzi da non perdere, Apollo, Cerere, Venere al bagno e l'affascinante Dioniso con erma.

Chi ha realizzato le statue del Giardino di Boboli?

Alla collezione hanno contribuito artisti di fama come Baccio Bandinelli, Giambologna e Vincenzo de' Rossi.

Ci sono tour guidati che danno informazioni sulle statue del Giardino di Boboli?

Sì, offrono informazioni approfondite sulla storia delle statue e sugli artisti che le hanno realizzate.

Posso toccare le statue del Giardino di Boboli?

Per conservare meglio le opere, non toccare le statue.

Dove si trovano le statue del Giardino di Boboli? Si trovano in luoghi accessibili?

Sì, le statue si trovano in aree accessibili e adatte ai visitatori con difficoltà motorie.

Si possono fare foto alle statue del Giardino di Boboli?

Sì, di solito è consentito fotografare, ma chiedi conferma all'ingresso.